La possibilità di crescere un gatto, seguire la sua crescita e il suo sviluppo, vedere come si forma la sua personalità e il suo carattere è una delle gioie più grandi che si possano provare.

Se i gatti sono due, e nello specifico sono due gatti Maine Coon, allora la gioia è doppia.

I Maine Coon sono famosi per le grandi dimensioni che raggiungono (pur non essendo tra i gatti che crescono di più al mondo), quindi la loro crescita può definirsi davvero completa anche dopo i due anni di vita.

Generalmente però, e come tutti i gatti, il grosso del loro sviluppo si ha già attorno al 1° anno di vita.

Lo sviluppo sessuale va’ di pari in passo al loro sviluppo e alla loro mole, quindi i Maine Coon maturano sessualmente più tardi rispetto ai gatti normali (che di norma si sviluppano attorno ai 6 mesi), quindi non è raro che, da questo punto di vista, diventino adulti tra i 7/8 mesi e l’anno d’età.

Per esperienza personale posso dire che le femmine, spesso hanno il primo calore attorno ai 6 mesi, mentre i maschietti iniziano a sentire i primi istinti sessuali solo attorno all’anno e anche dopo.

Primi mesi di vita

primissimi mesi di vita di un gatto devono essere vissuti insieme alla sua mamma. Mamma gatta accudisce i gattini e insegna loro come essere gatti, il che può suonare strano, ma è proprio così.

Nessun gatto, Maine Coon o meno, dovrebbe essere staccato dalla mamma prima dei 2 mesi, ma l’ideale è che passi con lei almeno 3 mesi.

I miei due Maine Coon hanno perso la loro mamma tra il 2° e il 3° mese di vita, ma per fortuna non hanno riportato traumi in seguito a questa separazione e sono oggi due gatti adulti dal carattere equilibrato.

Oltre ai vaccini obbligatori (che fanno fatti nei primi 2/3 mesi di vita del gatto), è consigliato andare dal veterinario abbastanza spesso per tenere sotto controllo la crescita e lo sviluppo dei gattini.

Ci si può così accorgere se ci sono problemi nella crescita e quindi intervenire tempestivamente.

Il veterinario saprà, inoltre, consigliare il momento più adatto per fare l’intervento di sterilizzazione o castrazione che io consiglio caldamente di fare (lo so l’ho già detto, ma credo davvero che sia una cosa importante e lo ripeterò spesso).

Malattie dei gatti e dei Maine Coon

Vi sono parecchi malattie che i gatti possono contrarre nel corso della loro vita, alcune sono curabili e addirittura evitabili grazie ai vaccini.

Non starò qui a fare un elenco di tutte le malattie dei gatti, primo perchè non sono un veterinario e non ho le competenze per fare una cosa simile e secondo perchè su internet ci sono già moltissimi siti che trattano questo argomento.

Tuttavia vorrei soffermarmi su alcune malattie infettive dei gatti, per le quali, ad oggi, non vi sono cure e sui disturbi tipici dei Maine Coon.

Esistono principalmente tre malattie infettive del gatto che sono: FIV, FELV e FIP.
La FIV o sindrome da immunodeficienza felina è più comunemente nota come AIDS felina e non è assolutamente pericolosa per l’uomo.

Pur essendo meno resistente alle malattie, un gatto con immunodeficienza, se vive in casa in un ambiente pulito, non è sottoposto a grossi stress, e segue una terapia a base di interferone, la sua vita può essere abbastanza lunga (quasi quanto quella di un gatto normale).  Non esistono vaccini.

La FELV o Virus della Leucemia Felina è causa di altre malattie che portano poi alla morte. Per la FELV, infatti, non esiste ancora una cura.

C’è un vaccino che è possibile fare, ma solo per gatti che siano FIV negativi ed è comunque sconsigliato se si tiene il gatto in casa e questi non viene mai a contatto con altri gatti che potrebbero essere infetti, e, in ogni caso, va sempre effettuato un test FIV/FELV prima di fare questo vaccino poichè se il gatto ha già contratto la malattia gli effetti potrebbero essere molto dannosi.

La FIP o Peritonite Infettiva Felina è una delle peggiori malattie che un gatto possa sviluppare, poichè la medicina veterinaria è ancora ignorante ed inerme di fronte ad essa.

La FIP si sviluppa da un particolare ceppo di coronavirus che, per motivi sconosciuti, muta in FIP. I gatti, come anche gli umani, sono pieni di coronavirus e non si spiega come solo alcuni di essi possano manifestare la malattia e come, alcuni di loro vivano da portatori sani e altri, invece, ne rimangano vittime.

La FIP si presenta in due forme: FIP umida (caratterizzata da riversamento di liquido nell’addome) e FIP secca (senza riversamento di liquido).
Non esistono cure per la FIP, ma buone condizioni igieniche, riduzione delle possibilità di stress aiutano molto. Si ha anche notizia di gatti trattati con l’interferone che, pare, possa aiutare.

Tenere controllati i gatti, non lasciare che vaghino liberi per balconi e giardini non recintati, il cui accesso è libero anche ai gatti di strada (spesso portatori sani o affetti da questi virus) è sempre un’ottima cosa.

Occorre anche osservare bene i felini di casa onde individuare subito cambiamenti sia a livello di salute che comportamenti strani, che potrebbero essere un campanello d’allarme per una di queste malattie.

Malattie e disturbi tipici dei Maine Coon

Oltre alle sopracitate malattie, i Maine Coon andrebbero testati per l’HCM o Cardiomiopatia Ipertrofica Felina che è una malattia cardiaca ereditaria.

Pur essendo una malattia felina, vi è una maggiore incidenza nei Maine Coon, come nei Ragdoll, quindi la maggior parte degli allevatori e ogni allevatore SERIO testa i propri gatti prima di farli accoppiare per ridurre al minimo il rischio HCM.

La Cardiomiopatia Ipertrofica causa l’inspessimento delle pareti del cuore con conseguente alterazione delle sue funzionalità.

Vi sono gatti affetti dalla malattia, e che quindi possono trasmetterla alla prole, che però non la manifesterenno mai, conducendo così una vita normale.

Grazie ad un’ecocardiografia, eseguita attorno ad un anno/un anno e mezzo, è possibile valutare eventuali anomalie nelle dimensioni del cuore e diagnosticare, eventualmente, l’HCM.

La PKD o Sindrome del Rene Policistico, invece, una malattia che provoca la comparsa di cisti nei reni che, col tempo, tendono ad aumentare in numero e/o volume compromettendo la funzionalità dell’organo.

Esiste un test sul DNA, ma non è sempre attendibile. Ad oggi è una malattia senza cura.

Inoltre i Maine Coon soffrono spesso di gengiviti e intolleranze alimentari, entrambe possono essere facilmente gestite con una buona dieta (specifica in caso di intolleranze) e, per la gengivite, si possono anche usare dei gel apposta da passare sulle gengive del gatto.

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