Maine Coon: la storia

Origini: tra storia e leggenda

Esistono numerose leggende sulle origini dei gatti Maine Coon, nativi del Nord America, in particolare dello stato del Maine.

La più conosciuta vuole che questi gatti siano incrociati con un procione, l’orsetto lavatore americano (in inglese raccoon), da cui avrebbero ereditato la grossa coda inanellata, e una lince che avrebbe donato loro i tipici pennacchi sulle orecchie.

Secondo altri le origini del Maine Coon sarebbero ben più nobili, pchè attribuiscono i loro natali ai discendenti di sei gatti turchi d’Angora che la Regina Maria Antonietta di Francia avrebbe inviato a Wiscasset, nello Stato Americano del Maine, per salvarli dalla Rivoluzione Francese.

Le due teorie sulle vere origini del Maine Coon

A fianco delle varie storie e leggende vi sono due ipotesi, che sembrerebbero le più accreditate sulle vere origini di questi splendidi gattoni
del Nord America.

La prima di queste due ipotesi ci riporta indietro nel tempo, quando, intorno all’anno mille, i Vichinghi arrivarono in America per conquistare nuovi territori. In questo periodo è possibile che i gatti a pelo corto autoctoni dell’America si siano incrociati con gli antenati dei Norvegesi delle Foreste che viaggiavano a bordo delle navi vichinghe.

La seconda ipotesi, invece, ci riporta al tempo del colonialismo, quando moltissime navi europee approdavano in America del Nord.

Tali navi portavano sempre a bordo dei gatti che i marinai sceglievano per la loro abilità nel cacciare i topi e proprio questi gatti, ma anche alcuni gatti di razza che i conquistatori portavano con sè, si sarebbero incrociati con i gatti originari dei territori colonizzati fino a dare origine alla razza dei Maine Coon.

Il Maine Coon è stato riconosciuto come razza ed è apparso per la prima volta in una mostra felina nel 1861, durante la quale la Signora Pierce ha menzionato un gatto bianco e nero di nome Captain Jenks of the Horse Marines.