Molto spesso mi capita di leggere di gatti in cerca di casa o abbandonati a causa dell’arrivo di un bebè.

Quando ci si vuole sbarazzare di un animale, ogni scusa è quella buona, ma spesso anche l’ignoranza decreta una sentenza di sfratto per il pet domestico come se, dal momento che arriverà un nuovo “giocattolo” o meglio un bambino, chi prima aveva tutte le attenzioni diventa di troppo.

La toxoplasmosi e i rischi di contrarla in gravidanza sono la perfetta scusa per allontanare il gatto o i gatti di casa.

Per fortuna contrarre la toxoplasmosi è molto difficile, sia per noi umani che per i gatti, ma essendo una di quelle malattie di cui si sente tanto parlare e che pochi conoscono bene, c’è l’errata credenza che gatti e donne gravide non possano convivere serenamente sotto lo stesso tetto.

La toxoplasmosi è un’infezione causata da un parassita, che è presente negli uccelli e nei mammiferi (ad esempio i topi), che viene poi espulso attraverso feci e urine che possono così infettare la terra e l’acqua.

Proprio per la tendenza dei gatti a mangiare i topi, è possibile che i nostri felini di casa contraggano la malattia e la possano trasmettere a noi.

Niente allarmismi:

Il fatto che un gatto di casa possa entrare a contatto con un topo, un altro gatto o con feci/urine/terreno o acqua infette non è così frequente.

Il gatto in questione dovrebbe avere un accesso esterno, ma anche qui, sia che si tratti di una terrazza, sia che si tratti di un giardino, non è detto che entri a contatto col parassita.

gatti randagi invece, vivendo in ambienti sporchi e mangiando un po’ di tutto, è più facile che contraggano il parassita e sviluppino la malattia.

Bisogna poi considerare che, ammettendo che il nostro gatto abbia la toxoplasmosi, non è comunque così facile che la trasmetta a noi: immagino che nessuno si diverta a giocare nella lettiera sporca del proprio gatto, così come difficilmente, pur avendo un piccolo orto, si mangi frutta e verdure senza lavarle per bene.

Le difficoltà nel contrarre la toxoplasmosi, pur avendo dei gatti in casa, fanno sì che la maggior parte di noi non abbia mai contratto la malattia e che quindi debba prendere qualche piccolo accorgimento durante una possibile gravidanza, ma sono più altro norme igieniche e di buon senso che bene o male fanno già parte della nostra quotidianità e alcuni consigli su alimenti da evitare.

Ecco qui un breve elenco per prevenire la toxoplasmosi in gravidanza:

  1. Verdura e frutta a contatto col terreno: è importante lavarla con cura, per asportare residui di terriccio, magari aggiungendo un po’ di bicarbonato o di amuchina. Stessa regola anche per insalata in busta “già lavata” e similari
  2. Verdura e carne cotte: nessun problema in quanto la cottura è in grado di distruggere il germe.
  3. Carne cruda: assolutamente vietata, coprese le bistecche al sangue o il carpaccio. Anche i wurstel si possono consumare solo cotti.
  4. Salumi: sì quelli cotti, come mortadella e prosciutto cotto. No invece a prosciutto crudo, salame, bresaola, speck e simili, a meno che non vengano consumati cotti nelle pietanze.
  5. Dopo aver maneggiato carne o verdure crude, è sempre buona regola lavare bene le mani con acqua e sapone.
  6. Nessuno rischio toxoplasmosi se si consuma pesce crudo, come il sushi, però in gravidanza è consigliabile evitarlo perché può contenere altri germi, come la salmonella.
  7. Anche per il vostro gatto solo cibi cotti o prodotti industriali di buona qualità in modo da diminuire anche per loro il rischio infezione.

Per una precauzione in più, è consigliabile far pulire agli altri membri della famiglia la  lettiera del gatto o indossare dei guanti, ma non è assolutamente il caso di allontanare il gatto da casa!

Anche per il giardinaggio valgono le stesse regole: il pericolo potrebbe esserci se il terreno è stato contaminato da feci di animali infetti, ma basta mettere i guanti e lavare le mani al termine dei lavori.

I rischi per il feto:

La toxoplasmosi può causare seri danni al feto, soprattutto nelle primissime fasi della gravidanza, quelle durante le quali il feto si sta’ formando, ma, per fortuna, proprio in queste settimane più delicate è più difficile che il toxoplasma oltrepassi la barriera placentare e infetti il nascituro.

La malattia è invece meno pericolosa nelle ultime settimane di gestazione, quando però è più facile che penetri la barriera placentare.

Se ciò non bastasse a rassicurarvi ci sono comunque dei test specifici da fare e ripetere in gravidanza.

Se il test risulta positivo, i medici consigliano comunque di ripeterlo presso laboratori di analisi specializzati in quello, perchè spesso l’esito non esatto.

In caso ogni test fatto risulti positivo bisogna procedere con un amniocentesi per vedere se anche il feto è stato contagiato e da lì si procederà poi con una terapia antibiotica in grado di oltrepassare la barriera placentare in modo che arrivi anche al nascituro, ma su questo, ovviamente, il vostro medico di fiducia sarà consigliarvi meglio di me.

Concludendo:

  • La toxoplasmosi non è facile da contrarre, ma una volta fatta si diventa immuni per sempre.
  • I gatti non vi faranno ammalare, anche se passate il giorno a coccolarli.
  • Il rischio maggiore viene dai cibi non cotti o lavati male.

Non abbandonate o allontanate il vostro gatto perchè siete in dolce attesa, ma anzi, attendete l’arrivo di una nuova vita insieme al vostro micio!

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