Prima o poi capita che il nostro gatto si ammali, a volte si tratta di malattie dal decorso più o meno breve che, con qualche attenzione e una terapia adeguata, spariscono in fretta.

Capità però, che senza un motivo apparente, il nostro micio contragga una malattia degenerativa incurabile.

La medicina veterinaria specializzata nel gatto è piuttosto “recente”, mentre per il cane sono pochissime le malattie senza cura, nel gatto la mortalità è molto più alta e l’ignoranza su alcune malattie feline porta i veterinari a prescrivere spesso e volentieri del cortisone che è più un palliativo a largo spettro che una vera e propria terapia.

Anche diagnosticare alcune malattie nel gatto è estremamente difficile e spesso, quando si scopre cosa hanno, è già troppo tardi.

Diagnosi di F.I.P. quando, come e perchè?

Come spiegavo anche in un altro articolo ci sono 3 pericolose malattie feline che non hanno, ad oggi, cura.

Tra queste la più terribile, quella di cui ho sempre avuto paura, è la F.I.P.

L’unico esame in grado di dichiarare al 100% una diagnosi F.I.P. positivo è l’autopsia. Va’ da sè che una simile diagnosi è tardiva ed inutile.

Tuttavia ci sono casi in cui la diagnosi è sicura al 98% e tanto basta a togliere ogni speranza al felino malato.

Quando ti viene detto che il tuo gatto non ha speranze, che morirà e che questo potrebbe avvenire tra una settimana come dopo 2 mesi, il mondo pare all’improvviso crollarti addosso.

Come gestire una malattia contro cui non c’è cura?

Come fare a sapere qual’è la terapia giusta da somministrare per allungare la vita al tuo gatto evitandogli inutili sofferenze?

Come si fa’ a capire quando è il momento di lasciarlo andare per sempre?
Non c’è risposta a queste domande, ma io credo che, quando si segue il proprio cuore, difficilmente si sbaglia.

gatti di strada, quelli che possono girare liberi, i gatti che frequentano le expò sono tutti potenzialmente a rischio malattie.

Un gatto che vive in casa, che è sempre vissuto in appartamento e le cui uniche uscite sono quelle per andare dal veterinario non è a rischio F.I.P., le possibilità che contragga questa malattia sono infinitesimali, per la serie 1 su 1 milione. Il mio gatto era uno di questi.

Il mio gatto ha la F.I.P.

Quando mi è stata paventata l’ipotesi che il mio adorato Garù potesse avere la F.I.P. la mia prima reazione è stata la disperazione più totale, non poteva essere!

Ho pianto e urlato, ho imprecato contro il mondo, ma finchè non si fosse fatta un’elettroforesi su un campione di sangue l’ipotesi di una forma molto virulenta di toxoplasmosi era un sogno, un sogno che lo avrebbe salvato.

Era scuro in volto il mio veterinario, mentre mi spiegava quali valori non andassero bene e perchè quel maledetto esame era divenuto una condanna a morte per l’animale che più avevo amato in tutta la mia vita.

Io guardavo il mio micione, così magro, troppo magro per un Maine Coon di 1 anno e mezzo cresciuto e vissuto in casa tra le coccole e i vizi della mamma umana, e pensavo che non poteva essere vero, lui non stava morendo.

Garù è sempre stato un mangione, uno di quei gattoni che mangiano proprio tutto e che amano le coccole.

Il giorno che dal vet lo abbiamo pesato e ad un anno era poco più di 8 kg ero così orgogliosa.

Rispettava lo standard di razza e aveva un carattere semplicemente splendido. Ancora intero, non marcava il territorio e ovunque andassi lui era lì. Poi, un giorno, tutto è cambiato.

All’improvviso il mio gatto pesava 6kg, magro, ma con tanta voglia di mangiare, era già vittima di una malattia che mai avrebbe dovuto sviluppare.

Inutile recriminare, pensare ai se e ai ma, la cosa più importante, adesso, è che io possa condividere la sua, la mia, storia con voi.

Ho capito quanto sia difficile in quei momenti agire e pensare, per questo voglio cercare di aiutare chiunque si trovi ora in questa terribile situazione.

I prossimi articoli parleranno proprio di FIP, cosa fare e quando, perchè il tempo è fondamentale.

Spero che questo possa aiutare altri mici sfortunati come il mio, spero che possa dar loro più tempo, perchè ogni secondo con il nostro gatto è prezioso quando si combatte la Peritonite Infettiva Felina.

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