Le origini di Halloween si ricollegano al periodo pre-cristiano e alla festività celtica di Samhain.
La diffusione del cristianesimo e l’introduzione del giorno di Ognisanti il 1° Novembre ci fu, di fatto, una sovrapposizione e sostituzione dell’antica festività pagana di Samhain.
Dopo che il protestantesimo ebbe interrotto, in Inghilterra, la tradizione di Ognissanti, in ambito anglosassone si continuò a celebrare Halloween come festa laica; in particolare negli USA, a partire dalla metà dell’Ottocento, tale festa si diffuse (grazie anche alla forte immigrazione irlandese) fino a diventare, nel secolo scorso, una delle principali festività statunitensi.
Oggi negli Stati Uniti, Irlanda, Australia e Regno unito Halloween viene festeggiato come una “festa del costume”, con feste in maschera, addobbi tematici e il famoso “dolcetto o scherzetto” superano l’antico valore tradizionale che questa festività aveva un tempo, dando così vita ad una nuova tradizione di divertimento che sta’ vedendo molti seguaci anche qui in Italia.
Adesso voi vi chiederete che cosa centri questo con i gatti, domanda più che lecita alla quale io rispondo con: niente!
Ed è esattamente questo il punto: Halloween e i gatti neri non hanno nulla a che fare l’un con gli altri se non per una sgradevole serie di correlazioni che sono frutto dell’immaginazione popolare (i gatti neri che accompagnerebbero le streghe) e la deficienza umana (vedi i famosi “sacrifici” di gatti neri).
I tipici colori di Halloween sono l’arancione e il nero. L’arancione deriva dal simbolo per eccellenza di questa festa: la zucca!
Mentre il nero richiama l’alone di mistero, la notte e tutte le credenza popolari fatte di storie su streghe, mostri e fantasmi.
Quindi nulla di meglio che accostare una bella e grossa zucca ad un bel micio nero (del resto i gatti hanno sempre avuto quest’aura misteriosa.
Con questo post vorrei ribadire che Halloween esiste da secoli e secoli, è una festività al pari di tante altre e può piacere come no, ma trovo stupido l’accanimento che alcuni hanno contro questa festa.
Halloween, così come lo festeggiano nei paesi anglosassoni, non fa’ parte della tradizione italiana, pur essendoci ricorrenze e tradizioni regionali (basta farsi un giro sulla Wikipedia) che ne hanno elementi in comune, ma nessuno vieta, a chi ne ha piacere, di festeggiarla. Le tradizioni cambiano, si evolvono, a volte si perdono, altre si acquisiscono.
Halloween non ha nulla a che fare col diavolo, col satanismo e con l’occultismo nel senso negativo del termine.
Chi associa Halloween a satana è un idiota (chiunque sia) e un ignorante, poichè la cosa più simile a satana era il dio Pan (metà uomo e metà capra) che non era né malvagio, né tentatore, ma era presente nella mitologia greca e romana ed era la divinità legata ai campi, ai pascoli e alle selve.
Coloro che uccidono i gatti neri nella notte di Halloween, non solo sono idioti e ignoranti, ma sono anche dei delinquenti che violano la legge sul maltrattamento degli animali. Per essere dei cretini non c’è bisogno di Halloween, ma lo si è tutto l’anno, la festa del 31 Ottobre è solo una scusa.
Detto questo, ai fans della “notte delle streghe, auguro: buon Halloween!
A tutti gli altri auguro buona serata e, se ci credete, buona vigilia di Ognisanti!