Quasi sempre, se sentiamo il termine antiparassitario, il primo animale che ci viene in mente è il cane.
Questo perché è noto che i cani sono soggetti a tanti rischi da parte di piccoli animali infestanti, se noi padroni non li trattiamo con prodotti appositi. Ma i gatti?
A volte si ignora che anche i nostri felini domestici hanno bisogno di somministrazioni adatte. Infatti anche per loro i pericoli sono in agguato.
Scopriamo allora tutto quel che c’è da sapere sugli antiparassitari per gatti. È importante capire che non si tratta di prodotti che vanno applicati facoltativamente, ma che sin dal momento in cui si accoglie in casa un micio andrebbero conosciuti e, all’occorrenza, tenuti sotto mano.
Infatti servono non solo per curare attivamente, ma anche per prevenire la ricomparsa dei parassiti.
Antiparassitari per gatti, le cose da ricordare
Gli antiparassitari per gatti possono essere di vari tipi. Quelli più noti sono quelli che si utilizzano quando l’animale è già preda di parassiti e manifesta i classici sintomi di malessere.
Questi possono essere moderati, come pruriti, arrossamenti della cute e fastidio irrequieto del gatto, ma anche più pesanti. Infatti per colpa di un parassita indesiderato un gatto può sviluppare malattie anche molto serie.
Una su tutte è l’anemia felina, ma non è la sola. La cosa migliore da fare è somministrare al nostro micio un prodotto antiparassitario dalla doppia azione.
Ossia che tratti l’infestazione in corso ma che sia anche in grado di evitare altri attacchi, dissuadendo altri parassiti dallo scegliere nuovamente proprio il nostro gatto come “ospite”.
Un altro aspetto molto importante è poi quello dell’ambiente in cui si vive, inteso come lo spazio tra le mura domestiche.
Siccome i parassiti amano andare in giro di superficie in superficie, non è raro che se insieme a noi vivono più animali essi finiranno per passarsi tra loro i parassiti. I quali possono persino trasmettersi all’uomo, un motivo in più per non sottovalutare la questione.
Per questo alcuni prodotti vanno spruzzati anche sulle zone di casa a maggior contatto con i pelosi, come tende, divani ecc., a funzione igienizzante.
Ma quali sono questi parassiti? Principalmente si tratta di pulci, sia adulte sia nelle forme immature di larve e uova. E poi zecche, acari e pidocchi.
Tipi di antiparassitari per gatti
I migliori antiparassitari per gatti sono principalmente di due tipi. L’applicazione è topica, cioè localizzata sul corpo del nostro amico a quattro zampe.
Bisogna fare attenzione perché alcuni antiparassitari possono essere utilizzati anche sui cani, altri invece sono ad uso esclusivo delle singole specie animali.
Occhio quindi a non confonderci, per non danneggiare la salute dei nostri pelosi. Una prima tipologia è quella spray, da nebulizzare sul pelo dell’animale.
L’effetto dei migliori antiparassitari spray dura di solito 4 o 5 settimane e può essere usato su gattini anche molto piccoli, anche solo di appena due giorni.
Non ci sono problemi nemmeno su gatte incinte o che ancora allattano. Esistono poi gli antiparassitari detti spot-on che si presentano sotto forma di pipette, per una facile applicazione tra le scapole e sul collo dell’animale.
Da qui il contenuto liquido della pipetta va poi diffuso sul resto del corpo, facendo attenzione che arrivi bene alla pelle, sotto al pelo.
Dopodiché gli antiparassitari resistono bene a pioggia o bagni. Unica cautela: l’animale non dovrebbe nuotare dentro corsi d’acqua nei primi due giorni dall’applicazione.